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(Beatrix Potter, 1902) |
Nel suo girovagare lungo i corridoi e
le stanze vuote, Mary non aveva incontrato nessuno; ma, dopo aver
chiuso l'anta dell'armadietto, le parve di udire un lieve fruscio.
Fece un balzo e guardò verso il divano accanto al caminetto, dal
quale sembrava fosse venuto il rumore. In un angolo del divano c'era
un cuscino e nel velluto che lo ricopriva c'era un buco da cui faceva
capolino un musino con un paio d'occhietti spaventati. Mary si
avvicinò piano piano per vedere che cosa fosse. Gli occhietti
scintillanti appartenevano a un topolino grigio, che aveva fatto
dentro il cuscino un comodo nido. Sei topini vi dormivano,
rannicchiati accanto alla madre. Se non c'era nessun altro essere
vivente nelle cento stanze, c'erano almeno sette topini che non
sembravano affatto soli.
- Se non avessero tanta paura di me, li
porterei via - disse Mary.
(Frances Hodgson Burnett, Il giardino
segreto, pag.50 ed. Einaudi 2010, traduzione di Luca Lamberti.)
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