lunedì 14 ottobre 2019

Sette topolini



(Beatrix Potter, 1902)
Nel suo girovagare lungo i corridoi e le stanze vuote, Mary non aveva incontrato nessuno; ma, dopo aver chiuso l'anta dell'armadietto, le parve di udire un lieve fruscio. Fece un balzo e guardò verso il divano accanto al caminetto, dal quale sembrava fosse venuto il rumore. In un angolo del divano c'era un cuscino e nel velluto che lo ricopriva c'era un buco da cui faceva capolino un musino con un paio d'occhietti spaventati. Mary si avvicinò piano piano per vedere che cosa fosse. Gli occhietti scintillanti appartenevano a un topolino grigio, che aveva fatto dentro il cuscino un comodo nido. Sei topini vi dormivano, rannicchiati accanto alla madre. Se non c'era nessun altro essere vivente nelle cento stanze, c'erano almeno sette topini che non sembravano affatto soli.
- Se non avessero tanta paura di me, li porterei via - disse Mary.

(Frances Hodgson Burnett, Il giardino segreto, pag.50 ed. Einaudi 2010, traduzione di Luca Lamberti.)


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