sabato 29 giugno 2019

Il vecchio e il cane

(lo spaniel è di Andrew Loomis)
Salendo le scale buie, ho urtato il vecchio Salamano, il mio vicino di pianerottolo. Era col suo cane. Sono otto anni che li si vede insieme. Lo spaniel ha una malattia della pelle, la rogna, credo, che gli fa perdere quasi tutto il pelo e lo copre di placche e di croste scure. A forza di vivere con lui, tutt’e due insieme in una stanzetta, il vecchio Salamano ha finito per somigliargli. Ha delle croste rossastre sul viso e pelo giallo e rado. Il cane, da parte sua, ha preso dal padrone un modo di camminare tutto curvo, col muso in avanti e il collo teso. Sembrano della stessa razza e tuttavia si detestano. Due volte al giorno, alle undici e alle sei, il vecchio porta il suo cane a passeggio. Da otto anni non cambiano il loro itinerario. Si può vederli lungo la rue di Lyon, il cane che tira l’uomo fino a che Salamano inciampa; allora il vecchio bastona il cane e lo insulta. Il cane s’accovaccia per il terrore e si impunta. A questo punto tocca al vecchio tirarlo. Quando il cane non se ne ricorda più, ricomincia a tirare il padrone e di nuovo é battuto e insultato. Allora restano tutt’e due fermi sul marciapiede e si stanno a guardare, il cane pieno di terrore, l’uomo di odio. E' così tutti i giorni. Quando il cane vuole orinare, il vecchio non gliene lascia il tempo e lo tira, e lo spaniel semina dietro di sé una scia di goccioline. Se per caso il cane sporca nella camera, é bastonato di nuovo. Sono otto anni che dura questa storia. Celeste dice sempre che "è una disgrazia", ma in fondo chi può saperlo? Quando l’ho incontrato per le scale, Salamano stava insultando il cane. Gli diceva: “Maledetto! Carogna!” e il cane gemeva, Io ho detto: “Buongiorno”, ma il vecchio ha continuato a insultarlo. Allora gli ho chiesto cosa aveva fatto il cane. Lui non mi ha risposto. Diceva soltanto: “Maledetto! Carogna!” Era chino sul cane e doveva essere occupato a sistemargli qualcosa nel collare. Ho parlato più forte. Allora, senza voltarsi, mi ha risposto con una specie di furia repressa: “E' sempre qui.” Poi se n'è andato tirando la bestia che si lasciava trascinare sulle quattro zampe e piangeva. (...)
Mi sono alzato, Raimondo mi ha stretto la mano molto forte e mi ha detto che fra uomini ci si capisce sempre. Uscendo ho richiuso la porta e sono rimasto un momento sul pianerottolo, al buio. La casa era calma e dal profondo della tromba delle scale veniva un soffio umido e oscuro. Non sentivo che i colpi del mio sangue che mi ronzava alle orecchie e sono rimasto immobile. Ma nella stanza del vecchio Salamano il cane ha dato un lamento sordo. Nel cuore di quella casa piena di sonno, il gemito è salito lentamente, come un fiore nato dal silenzio.


(Albert Camus, Lo straniero, capitolo III; ed. Bompiani 1987, traduzione Alberto Zevi)

2 commenti:

  1. Non mi piace questo mondo. Non mi piace non mi piace non mi piace...

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    1. finisce così: il cane scapperà, e il vecchio non si darà pace.

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