- No, in verità; raccontatemelo un poco.
- Oh! dovete dunque sapere che, in quel convento, c’era un nostro padre, il quale era un santo, e si chiamava il padre Macario. Un giorno d’inverno, passando per una viottola, in un campo d’un nostro
dipinto di C. Pissarro |
Si sparse la voce della predizione; e tutti correvano a guardare il noce. In fatti, a primavera, fiori a bizzeffe, e, a suo tempo, noci a bizzeffe. Il buon benefattore non ebbe la consolazione di bacchiarle perché andò, prima della raccolta, a ricevere il premio della sua carità. Ma il miracolo fu tanto più grande, come sentirete. Quel brav’uomo aveva lasciato un figliuolo di stampa ben diversa. Or dunque, alla raccolta, il cercatore andò per riscotere la metà ch’era dovuta al convento; ma colui se ne fece nuovo affatto, ed ebbe la temerità di rispondere che non aveva mai sentito dire che i cappuccini sapessero far noci. Sapete ora cosa avvenne?
Un giorno, (sentite questa) lo scapestrato aveva invitato alcuni suoi amici dello stesso pelo, e, gozzovigliando, raccontava la storia del noce, e rideva de’ frati. Que’ giovinastri ebber voglia d’andar a vedere quello sterminato mucchio di noci; e lui li mena su in granaio. Ma sentite: apre l’uscio, va verso il cantuccio dov’era stato riposto il gran mucchio, e mentre dice: guardate, guarda egli stesso e vede... che cosa? Un bel mucchio di foglie secche di noce. Fu un esempio questo? E il convento, in vece di scapitare, ci guadagnò; perché, dopo un così gran fatto, la cerca delle noci rendeva tanto, tanto, che un benefattore, mosso a compassione del povero cercatore, fece al convento la carità d’un asino, che aiutasse a portar le noci a casa. E si faceva tant’olio, che ogni povero veniva a prenderne, secondo il suo bisogno; perché noi siam come il mare, che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi.
A. Manzoni, I promessi sposi
( dal cap. III )
Commovente, Manzoni :-)
RispondiEliminaQuest’anno mi è toccata, dopo anni di triennio, una prima. Ciò mi ha indotto a rileggere i Promessi sposi, romanzo che iniziai ad apprezzare solo grazie a un corso monografico di Arcangelo Leone de Castris, un docente universitario, che pur marxista, valorizzava l’impegno morale e civile di Manzoni.
EliminaDopo la lettura in quinta ginnasio (integrale, all'epoca, e io lessi integralmente), l'ho riletto due volte, in momenti diversi della mia vita. Ma non c'è niente da fare: indipendentemente dalla qualità della scrittura e dall'enorme lavoro sulla lingua, non riesco a vederlo come un romanzo. Per me rimane un libro di scuola - il che si accorda perfettamente con l'impegno morale e civile.
Elimina:-)
EliminaÈ il tratto distintivo di Manzoni, me ne dai conferma.
Bello, veramente bello. Scegli bene gli argomenti dei tuoi post ed è per questo che per me è un piacere leggerti
RispondiEliminaUn saltuone e buona domenica
Grazie! Buona domenica anche a te!:-)
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