dipinto di Caspar David Friedrich |
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.
da "A Silvia" di G. Leopardi
C'è una trasmissione di radiotre, Le meraviglie, che racconta, puntata dopo puntata, e attraverso voci diverse, luoghi che rientrano per vari motivi nel nostro immaginario.
Qui Massimo Raffaeli parla di Leopardi a partire dai luoghi naturali dove si posò lo sguardo del poeta.
Grazie :)
RispondiEliminaCiao, Dario!:-)
EliminaEd è una trasmissione sempre interessante (ed è bello che hai fatto la segnalazione) come bella è la poesia di Leopardi
RispondiEliminaUn saltuone e alla prossima
Sì, di solito a raccontare sono scrittori. C'è una trasmissione molto bella su Matera e a descrivere la città è Mariolina Venezia.
EliminaBuona domenica!
:-)
E lo sguardo posò sulle mie terre di dolci colline e aspri monti dove vive gente ancora vera. Ciao.
RispondiEliminaConterraneo di Giacomo? Dei tuoi luoghi conosco bene Urbino. Ci torno sempre molto volentieri.
EliminaQuando arrivi fammi un fischio che lo vediamo insieme, t'aspetto lì.
EliminaCerto! Grazie!:-)
RispondiEliminaDovrò ricredermi su questo Leopardi che in questi versi infonde profonda serenità!
RispondiEliminaCredo proprio che tutto dipenda, come sempre, dai giusti stimoli che i professori ti san dare.
;-)
Penso che basti leggere le opere direttamente, senza il filtro dei testi scolastici per prendere atto della complessità degli autori. Nelle scuole spesso si inquadrano i poeti in riduttive categorie e si leggono poco le loro opere.. D’altronde gli insegnanti non possono far quadrare il cerchio. Non si può pretendere di trattare tanti autori e di dare una visione generale della letteratura e, contemporaneamente, di dedicare tempo alla vera e propria propria produzione letteraria e alla sua lettura. Ciò che si può trasferire è, come dici tu, qualche stimolo a continuare la lettura per proprio conto..
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