(Edouard Doigneau, 1906) |
1. Per farsi ubbidire da un cane,
bisogna stabilire con lui un rapporto affettivo. E’ molto facile:
il cane, essendo poco complicato, si farà avanti per primo.
James Herriot, da "Creature grandi e
piccole"
2. Anche Freud si è interessato ai
cani, ma solo in chiave psicoanalitica. Secondo lui, offendere
qualcuno dandogli del cane deriva dal fatto che si tratta di un
animale che in fondo ci turba perché non si vergogna dei propri
escrementi, né delle sue funzioni sessuali.
(L'Espresso 12.12.1993, recensione a "The literary companions to dogs", antologia sui cani nella letteratura, novecento pagine, autore Christopher Hawtree)
(L'Espresso 12.12.1993, recensione a "The literary companions to dogs", antologia sui cani nella letteratura, novecento pagine, autore Christopher Hawtree)
A me il cane mi turba solo se mi fa vedere i denti
RispondiEliminacan che abbaia non morde...
EliminaBeh, è anche detto che il cane è un grande amico dell'uomo da sempre. Però i due riferimenti che hai dato (J. Herriot e S. Freud) ne hanno visto due aspetti importanti
RispondiEliminaUn saltuone e alla prossima
i libri di James Herriot sono tra i più belli che mi sia capitato di leggere :-)
EliminaHerriot era un veterinario, Freud invece aveva dei chow chow, se non ricordo male
La sicumera di Freud (e dei freudiani) è irritante
RispondiEliminaè una spiegazione :-)
Eliminail cane è più ingenuo del gatto, per esempio, e più diretto. Ci sono animali riservatissimi, ma il cane non lo è e mostra apertamente i suoi sentimenti, negativi e positivi, alle volte anche in maniera eccessiva (saltandoti addosso, leccando dappertutto: se non gli insegni i comportamenti umani sono così)