giovedì 30 maggio 2019

Cagnara


(Edouard Doigneau, 1906)


1. Per farsi ubbidire da un cane, bisogna stabilire con lui un rapporto affettivo. E’ molto facile: il cane, essendo poco complicato, si farà avanti per primo.

James Herriot, da "Creature grandi e piccole"



2. Anche Freud si è interessato ai cani, ma solo in chiave psicoanalitica. Secondo lui, offendere qualcuno dandogli del cane deriva dal fatto che si tratta di un animale che in fondo ci turba perché non si vergogna dei propri escrementi, né delle sue funzioni sessuali.

(L'Espresso 12.12.1993, recensione a "The literary companions to dogs", antologia sui cani nella letteratura, novecento pagine, autore Christopher Hawtree)



6 commenti:

  1. A me il cane mi turba solo se mi fa vedere i denti

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  2. Beh, è anche detto che il cane è un grande amico dell'uomo da sempre. Però i due riferimenti che hai dato (J. Herriot e S. Freud) ne hanno visto due aspetti importanti
    Un saltuone e alla prossima

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    1. i libri di James Herriot sono tra i più belli che mi sia capitato di leggere :-)
      Herriot era un veterinario, Freud invece aveva dei chow chow, se non ricordo male

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  3. La sicumera di Freud (e dei freudiani) è irritante

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    1. è una spiegazione :-)
      il cane è più ingenuo del gatto, per esempio, e più diretto. Ci sono animali riservatissimi, ma il cane non lo è e mostra apertamente i suoi sentimenti, negativi e positivi, alle volte anche in maniera eccessiva (saltandoti addosso, leccando dappertutto: se non gli insegni i comportamenti umani sono così)

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