venerdì 15 febbraio 2019

Golaud


- Je ne pourrai plus sortir de cette forêt...
(Golaud, l'inizio di "Pélléas et Mélisande" di Debussy)

 
(Gustav Klimt, 1903, dettaglio)


E' un archetipo potentissimo, e antico come i nostri sogni: perdersi e non trovare più l'uscita. Nell'opera di Materlinck, messa in musica da Debussy, si parte da una battuta di caccia: una bestia ferita e il cacciatore che si spinge così avanti nel cercare la vittima da perdere la strada. Ma molte volte è qualcosa di reale, di più che tangibile anche per tutti noi: capita a tutti, infatti, di passare dei momenti così. "Non riuscirò più ad uscire da questa foresta", dice il cavaliere Golaud, che invece nella foresta troverà una via d'uscita nella piccola Mélisande. Ma, anche questa, è soltanto un'illusione: in realtà in quella foresta non c'erano vie d'uscita, dalla foresta oscura Golaud non uscirà mai. Il resto, quello che accade nel frattempo, anche la nostra vita, è soltanto illusione.


qui per l'opera di Debussy


4 commenti:

  1. Tempo fa ho lavorato per la realizzazione di quest'opera di Debussy. Molto bella, affascinante il libretto però non è molto facile l'ascolto.Bella la foto e bello il post.
    Buon fine settimana

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    1. per me quest'opera è stata ed è ancora uno degli scogli insormontabili, o per meglio dire una foresta da cui non riesco ad uscire :-) Mi sono fatto tutta la Tetralogia senza problemi, anche il Tristano, ma per il Pelleas preferisco ancora Schoenberg (il poema sinfonico).
      (Quello che mi blocca sempre è le petit Yniold... )(ahimè, difficile rendere i bambini in musica)
      Ho scelto l'edizione di Abbado perché se ho ascoltato il Pelleas lo devo a lui, così come gli devo tante scoperte che mi hanno fatto crescere come persona. Però in casa ho l'edizione storica di Ansermet, ai tempi l'edizione discografica di Abbado era ancora lontana dalla realizzazione.
      Comunque sia, viva Debussy nonostante l'asino che sono io :-)
      Ti invidio la possibilità di lavorare in musica, io facevo i turni in fabbrica...

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  2. Ciao Giuliano,
    forse ne avevo già parlato in un commento precedente sul tuo blog ma ho lavorato per 25 anni nell'opera lirica, musica sinfonica, musica da camera e nella danza come assistente della direzione e organizzazione artistica. Purtroppo, per vari motivi che sarebbe lungo spiegare, ho cambiato mestiere pur rimanendo nella cultura.
    Un salutone e alla prossima

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    1. io sono partito da zero, fine anni '70, non ne sapevo niente di niente ma ho raccolto gli inviti di Claudio Abbado (la musica è per tutti). Ho studiato musica tardi, dopo i 36 anni, ma poi non ho più continuato.

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