domenica 17 febbraio 2019

Ferro


Tutte le stelle catalizzano fino al ferro, che è la cenere ultima delle reazioni termonucleari; o bruciano direttamente l'idrogeno fino a divenire ferro. Se io prendo questo piatto, dice Freeman Dyson, e lo lascio qui per un tempo immenso, dieci alla trenta anni, anzitutto assumerà una forma sferica, perché la forza reciproca di gravità delle varie parti dell'oggetto induce transazioni atomiche lente, per cui un atomo si muove sempre di più verso il baricentro dell'oggetto. Su tempi così lunghi qualsiasi oggetto è praticamente liquido e prende una forma sferica: non esistono oggetti rigorosamente solidi. Su un tempo ancora più lungo c'è sempre una probabilità piccolissima ma finita di catalisi delle reazioni termonucleari, per cui nuclei contigui ma non sovrapposti di atomi diversi possono fondersi e dare luogo al ferro con sviluppo di energia. Un corpo del genere sviluppa sempre un po' di energia, convertendosi lentamente in ferro. Così l'universo si riempie di biglie di ferro: la Luna diventa una biglia di ferro, e altrettanto fanno la Terra e i pianeti.


(il fisico Tullio Regge, da "Dialogo" di Primo Levi e Tullio Regge, ed. Comunità / Oscar Mondadori 1984, pag.50)



(illustrazione da un libro dell'astronomo Thomas Wright, 1750)


4 commenti:

  1. Che ipotesi raccapricciante :-)

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    1. non è un'ipotesi :-) però succederà fra milioni di anni, quindi la cosa non ci riguarda

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    2. Giusto, non è un'ipotesi; ma non si parla di una "probabilità piccolissima", quantunque finita?
      Io non ne capisco niente, ho le idee molto vaghe sul nucleo, figuriamoci sui nuclei contigui ma non sovrapposti; però sapere che mi trovo in un sistema per adesso ancora accogliente ma già da ora destinato a trasformarsi in un campo di bocce di ferro non so, mi disturba :-)

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  2. è un discorso complicato anche per me, ti spiego quello che so: 150 anni fa, nel 1869, veniva pubblicata la Tavola Periodica degli Elementi, ad opera di Mendeleev. Il sistema periodico del libro di Primo Levi, per intenderci :-)
    Gli elementi che costituiscono il nostro mondo sono classificati secondo il numero atomico, cioè dal più piccolo (l'Idrogeno) al più grande e pesante (l'Uranio, più o meno). In natura sono poco meno di cento, alcuni sono stati costruiti in laboratorio (siamo dalle parti della bomba atomica). L'idrogeno ha numero atomico 1 (un elettrone e un protone), il ferro ha numero atomico 26 ed è quindi come se fosse composto da 26 atomi di idrogeno ("bruciando l'idrogeno"). In teoria si può fare, in pratica non c'è nessuna convenienza a produrre ferro partendo dall'idrogeno - però è stato prodotto in laboratorio il Tecnezio (numero atomico 43) ma qui ti rimando alla voce su Wikipedia...
    Tutti gli elementi dopo l'uranio, nella tavola degli Elementi, sono stati prodotti "sommando" altri elementi o facendo decadere elementi radioattivi. Insomma, ciò che diceva Tullio Regge trent'anni è di fatto possibile anche senza aspettare i tempi dell'astrofisica. Non si fa perché non conviene farlo, non perché non sia possibile.

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