domenica 15 luglio 2018

Licene e gerani

Le licene (lycaenidae) sono proprio belle. Molto piccole e molto belle, coloratissime e con disegni e nuances inimmaginabili; e tutte molto diverse l'una dall'altra. Sono così tante e così diverse che gli entomologi dilettanti le amano e le cercano ovunque, in tutte le parti del mondo; uno di loro, il più famoso, è stato Vladimir Nabokov che ebbe anche l'onore di veder assegnato il suo nome a una specie da lui scoperta ( qui ). Una volta era facilissimo trovarle, erano dappertutto; oggi sono scomparsi i prati (cementati e asfaltati, o trasformati in superstrade e cavalcavia) e buttano diserbanti dappertutto. Perciò ero contento di trovarle sul balcone, le guardavo danzare e posarsi sui fiori. Poi un giorno, di primavera, al momento di comperare i fiori nuovi, ecco che mia mamma dice che non sceglierà più i gerani (pelargonium) perché "c'è sempre dentro il vermetto". Guardo i gerani sui banchi dei fioristi, al mercato, e mi sembrano belli, sani. Impossibile che vendano i gerani "col vermetto dentro", quindi ci deve essere una spiegazione. E la spiegazione (ci metto un po' a trovarla, bisogna trovare il libro giusto e prima di internet non era facile) è proprio davanti ai miei occhi: le licene. 


I bruchi dei licenidi hanno questa caratteristica, a differenza di altre farfalle che sono molto schizzinose e mangiano una pianta sola, loro mangiano un po' di tutto. Inclusi i gerani: il bruchino minuscolo (le licene sono piccoline, figuratevi il bruco) si sistema proprio dentro il tronco del geranio (pardon, il gambo - quel che l'è) e lì lo trova immancabilmente mia mamma. Ma non è che comperando il geranio abbiamo preso anche il bruco, il bruco lo hanno deposto le licene. Ma tutto questo è il passato: oggi, giugno 2018, non ho più né gerani né licenidi. Abbiamo altri fiori, ma i gerani non sono più tornati; magari l'anno prossimo, chissà.






PS: Rossella Sleiter su Repubblica consigliava di usare l'aglio per combattere i parassiti dei fiori: una testa d'aglio in un litro d'acqua bollente, far raffreddare e spruzzare poi sulla pianta. (in ogni caso, l'idea di allevare licenidi non mi dispiace affatto, di questi tempi) (però, poveri gerani...)








(le foto: quella marroncina è proprio la licena che preferisce i gerani - ma io ne ho viste tante e di colori diversi, sul mio balcone, ad amoreggiare con i gerani; quella di profilo viene dal sito "Butterflies of Singapore", ricco di immagini bellissime; quella sul rametto è del fotografo Amadée Ricketts, in Arizona; infine la copertina di uno dei miei libri di riferimento)
  

4 commenti:

  1. Sono piccole e graziose; i colori sono tenui, morbidi. Dev'essere piacevole seguirle con lo sguardo.
    :-)

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  2. se trovi un bel prato sono anche tante :-)

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  3. Comprare un geranio già abitato dal bruco credo sia possibile.
    Mi ispira l'idea di una favola. :)

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  4. sì, è vero, è un bel soggetto di partenza e può essere sviluppato in molti modi diversi, anche come metafora sulla condizione umana (molto drammatico, in questo caso)

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