I bruchi dei licenidi hanno questa caratteristica, a differenza di altre farfalle che sono molto schizzinose e mangiano una pianta sola, loro mangiano un po' di tutto. Inclusi i gerani: il bruchino minuscolo (le licene sono piccoline, figuratevi il bruco) si sistema proprio dentro il tronco del geranio (pardon, il gambo - quel che l'è) e lì lo trova immancabilmente mia mamma. Ma non è che comperando il geranio abbiamo preso anche il bruco, il bruco lo hanno deposto le licene. Ma tutto questo è il passato: oggi, giugno 2018, non ho più né gerani né licenidi. Abbiamo altri fiori, ma i gerani non sono più tornati; magari l'anno prossimo, chissà.
PS: Rossella Sleiter su Repubblica consigliava di usare l'aglio per combattere i parassiti dei fiori: una testa d'aglio in un litro d'acqua bollente, far raffreddare e spruzzare poi sulla pianta. (in ogni caso, l'idea di allevare licenidi non mi dispiace affatto, di questi tempi) (però, poveri gerani...)
(le foto: quella marroncina è proprio la licena che preferisce i gerani - ma io ne ho viste tante e di colori diversi, sul mio balcone, ad amoreggiare con i gerani; quella di profilo viene dal sito "Butterflies of Singapore", ricco di immagini bellissime; quella sul rametto è del fotografo Amadée Ricketts, in Arizona; infine la copertina di uno dei miei libri di riferimento)
Sono piccole e graziose; i colori sono tenui, morbidi. Dev'essere piacevole seguirle con lo sguardo.
RispondiElimina:-)
se trovi un bel prato sono anche tante :-)
RispondiEliminaComprare un geranio già abitato dal bruco credo sia possibile.
RispondiEliminaMi ispira l'idea di una favola. :)
sì, è vero, è un bel soggetto di partenza e può essere sviluppato in molti modi diversi, anche come metafora sulla condizione umana (molto drammatico, in questo caso)
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