sabato 16 dicembre 2017

Fungo


La scena si svolge in un bosco, ai giorni nostri. All’a1zarsi del sipario si vedono il fungo e il fiorellino, che è nato proprio accanto alla radice del fungo.
IL FIORELLINO (al fungo): Che bella cosa esser nato vicino a te. Così tu mi ripari dalla pioggia. Ma dimmi, sei un vero ombrello o fungi semplicemente da ombrello?
FUNGO: Fungo.
(Sipario)

(Achille Campanile, Tragedie in due battute, pag.49 edizione BUR 1989)


(Lipsia, 1918)

8 commenti:

  1. Adoro Campanile, mi ha insegnato molte cose e in particolare questa: non ami veramente una cosa se non sai riderci su :)

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  2. la mia preferita (so che non sono l'unico) è Amleto in trattoria. Che è bella anche perché per capirla bisogna aver letto Shakespeare - penso che sia questo il segreto di Achille Campanile, dietro queste cosettine qui c'è un grande lettore, prima ancora che un grande scrittore.

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  3. alle volte dispiace di non poter tornare indietro e leggerlo per la prima volta :-)
    ma è sempre bello ogni volta, anche perché Campanile scriveva in un italiano molto bello, limpido, quasi come quello di Calvino e di Primo Levi

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  4. E' la lingua che piace a me
    che arriva diretta e limpida.

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  5. a me piace molto anche Gadda, che stilisticamente è forse l'esatto opposto di Campanile; però poi, al fondo, hanno un umorismo e un modo di guardare la vita molto simile. Sto pensando alla guardia giurata (metronotte) di La cognizione del dolore, o al carabiniere in moto del Pasticciaccio... si ride, e tanto, ma sempre con affetto e rispetto.

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  6. A volte dimentico quanto fosse geniale la fulminante scrittura di Campanile. Felice quindi di rileggerlo qui.

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  7. mi accompagna da tanto di quel tempo che ho finito per considerarlo un po' mio parente :-)
    non dico parente stretto, ma magari un bisavolo, un trisavolo, o forse un arcavolo, chissà :-)

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