venerdì 8 dicembre 2017

Il segreto di Miss Doolittle


La mia amica Nela San che ho conosciuto anni fa visitando il suo bel  blog,  Gialli e geografie, giorni fa mi ha gentilmente spedito un libro di Gianni Clerici; il titolo, "Zoo", le sembrava in linea con i contenuti del cavallo di Brunilde e in grado dunque di alimentare il quadrupede blog mio e di Giuliano.
Ho trovato i racconti di Clerici vivaci, divertenti e ho preso atto che a essere oggetto di ironia è più che altro il bestiario umano
Tra le figure protagoniste dei racconti c'è Miss Doolittle, presidentessa degli Amici degli Animali , " una presidentessa ideale" dice Clerici," tanto che giungeva a sacrificare il bridge per dedicarsi ai suoi doveri". Miss Doolittle , quando non si occupava di animali o non giocava a tennis - era presidentessa anche del Club tenniste appassionate -, sostava in un piccolo cimitero che aveva ricavato " da un francobollo di terra, chiuso tra la Club House, il muro del palleggio e una siepe di cipressi. Li, " si ergevano alcune lapidi di legno, dipinte di bianco, quotidianamente ornate di fiori freschissimi, che accarezzavano le targhette dei cari estinti. Spesso in ginocchio, visitata da qualche lacrima, Miss Doolittle recitava versi di Ossian, scorrendo con uno sguardo rapito da una lapide all'altra. Una ce n'era di un pappagallo, dipinto su una sorta d'icona a vivi colori: " Uso a baciare sul labbro la sua padrona". 
Una di una cagna: " Che allevò due orfanelli insieme a due gattini".
Una semplice croce in legno, con la scritta " My baby", si ergeva sopra un praticello ben curato.
E c'erano poi i canarini " Cantori migliori del coro di Covent Garden", e la piccolissima lapide di un grillo: " Domestico come un micino, schiacciato dalla racchetta di un crudele ball-boy."
Fuori dal recinto campeggiava un cartello: "Vietato entrare"."

Venne la guerra; Miss Doolittle allestì un ospedale per gli animali feriti durante i bombardamenti ma anche il piccolo ricovero venne colpito e distrutto e Miss Doolittle morì di dolore.Non le sopravvisse neanche il piccolo cimitero; l'area in cui sorgeva rientrò nei piani di un ampliamento del Club e  la " mascella d'acciaio" di un bulldozer azzannò le croci di legno, i sepolcri del pappagallo e del grillo e inaspettatamente  rivelò cosa si celasse sotto la scritta " My baby", portando alla luce, in un solo istante, il segreto di Miss Doolittle... 


4 commenti:

  1. La curiosità mi sta mordendo, mica vorrai farmi morire per il segreto di Doolittle vero?

    RispondiElimina
  2. Ti dico solo che sarebbe una rivelazione ben triste! Meglio non sapere!

    RispondiElimina
  3. Non ricordavo questo racconto, ma se un segreto è un segreto, rispettiamolo. Mica siamo come quel bulldozer impertinente!
    Buon fine di domenica, gemellina.

    RispondiElimina
  4. E' forse il racconto più malinconico di un insieme simpatico, piacevole. L'ho scelto per il singolare epitaffio del grillo.
    Grazie ancora per il bel dono e buon lunedì :-)

    RispondiElimina