mercoledì 8 gennaio 2020

Un'esca per le rane


Il tempio non è diverso da come lo vide con i suoi occhi Fosco quando vi tornò dieci anni dopo la prigionia. Il monaco indica un laghetto accanto al cimitero, celato da una folta vegetazione. «Qui Fosco-san, eludendo la sorveglianza delle guardie, veniva a pescare le rane. Come esca usava l'anello della moglie: luccicava, e questo bastava per farle abboccare. Andò avanti finché non perse l'anello, e questa, raccontava poi scherzando nel dopoguerra, fu la causa del suo divorzio.»


dal Venerdì di Repubblica 23 agosto 2019, articolo di C. Martini Grimaldi su Fosco Maraini

6 commenti:

  1. Conosco quel libro e Fosco Maraini perché ho letto anche i libri del grande orientalista Giuseppe Tucci che andò in Tibet già negli anni '20 del secolo scorso (primo fra tutti gli occidentali) e poi con F. Maraini. E' un gran bel libro
    Un salutone

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    1. Fosco Maraini è un'altra di quelle persone che se ne sono andate e non sono state sostituite. Non è vero che siamo tutti rimpiazzabili...

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  2. Accidenti questo Maraini quante cose che sapeva fare. Era capace anche di pescare le rane.

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    1. era in campo di concentramento, in Giappone: forse conosci già la storia (giapponese...) ma la scrivo qui per chi non la conoscesse. Maraini, orientalista, era in Giappone all'inizio della guerra mondiale, e dopo l'8 settembre fu portato in un campo di concentramento con la famiglia, la moglie e due bambine (una era Dacia Maraini). Una storia drammatica, per fortuna finita bene.

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    2. Sì, conosco la storia a grandi linee (anche se non ho letto nulla di Maraini, a parte qualche fanfola). Volevo dire che Maraini è un personaggio veramente poliedrico, e saper pescare le rane è un'insospettata abilità che si aggiunge alle altre. Naturalmente c'è un po' di invidia in questo: se io per sopravvivere avessi dovuto pescar rane, sarei morta di fame... :-)

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    3. i miei zii pescavano le rane, o meglio le catturavano usando una torcia per abbagliarle, di notte: ma questo succedeva ottanta o novant'anni fa, dopo le secche del Po degli anni scorsi (e la cementificazione, l'inquinamento, l'asfalto, gli insetticidi) penso che le rane emiliane siano in via d'estinzione o quasi.
      Dicono che Maraini parlasse il giapponese come i giapponesi, in modo perfetto.

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