martedì 21 gennaio 2020

Gazze


(Bewick, 1826)


Due gazze arrivarono nel cortile e presero a svolazzare cercando dove posarsi. Il vento arruffava e gonfiava le loro piume. Si posarono sul coperchio del cassone delle immondizie, passarono sullo steccato, scesero a terra e cominciarono a camminare nel cortile. «Le gazze annunciano neve», pensò. Nello stesso momento dietro la tenda sentì Sima che diceva: «Le gazze portano notizie. Visita o lettera.» Dopo poco suonarono il campanello (...) Fuori nevicava. Al vento, la neve scendeva obliquamente, sempre più rapida e fitta, come per riguadagnare il tempo perduto. Jurij Andreevic guardava dinanzi a sè fuori dalla finestra, come se non la vedesse cadere ma continuasse a leggere la lettera di Tonja, e non asciutte stelline di neve balenassero e volassero via, ma piccoli spazi bianchi tra i piccoli caratteri neri, bianchi, bianchi, senza fine, senza fine.


Boris Pasternak, Il dottor Zivago, pag.335 ed. Feltrinelli 1998, traduzione Pietro Zveteremich, Maria Olsoufieva, Mario Socrate




11 commenti:

  1. Ciao Giuliano, sono andata a leggere il blog che mi hai segnalato e l'ho trovato interessante in quanto molto ben scritto. Alfredo è simpatico come Ciccetta, a modo suo ... il bello di saper raccontare cose e persone che non conosciamo come se le frequentassimo. Non è una magia? Come magico il mondo di Pasternak. Mi è sorta una curiosità, il tuo blog funziona che tu, evidentemente, leggi CONTINUAMENTE, e saltuariamente trascrivi brani che trattano la natura in vario modo. Una fonte inesauribile di citazioni. E' bello tutto ciò. Ciao, salutami C. (Sarebbe la gatta);-)

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    1. chissà se Dario/Alfredo leggerà questo commento :-)
      conosco Dario via blog da ormai una quindicina d'anni, lo tengo sempre d'occhio perché ormai so cosa vale
      Da te ho pescato poco perché si tratta di post molto personali, ma ti sorveglio sempre :-)
      Ciccetta è nell'amaca, dorme; quando si sveglia le porto i tuoi saluti

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    2. Mi raccomando, non mancare i saluti :-). Ho lasciato un commento positivo direttamente al blog di Dario, dandogli buffamente del lei. Mi è sembrato opportuno così.

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    3. Ps, le gazze mi sono un po' antipatiche, le cornacchie, che hanno invaso il mio quartiere, le detesto cordialmente. Lo so, non dovrei, ma le detesto. Gracchiano come la mia detestabile vicina di casa ...

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    4. Dario risponde ai commenti, ma ha molti impegni, il lavoro, i bambini... non come me, insomma. :-)

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    5. ho imparato a farmi piacere il verso delle cornacchie quando ne ho vista una con il suo piccolo (l'ho scritto su deladelmur, ma mettere qui il link per me è troppo complicato). Per il resto, sono del parere del Dalai Lama quando disse, ridendo, che lui era tenuto ad amare r rispettare ogni forma di vita, ma che aveva dei problemi con le zanzare...

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  2. E' proprio vero che estrarre parti di un libro fa nascere una serie di riflessioni e impressioni importanti, oltre al link che hai messo nel post. Di gazze ne ho viste tante in varie zone, come in Liguria dove svolazzano con i merli da primavera in poi...e come sono curiose. Nel giardino la scorsa estate ne ho viste almeno un paio che vanno ovunque.
    Un salutone e alla prossima

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    1. le gazze sono belle ma hanno una brutta fama, perché (come corvi e cornacchie) depredano i nidi degli altri uccelli. In natura tutto si risolve, ma quando gli spazi vitali sono molto ridotti finisce che restano solo gazze, cornacchie, corvi...
      Un tempo le tenevano in gabbia perché sanno imparare a parlare.

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  3. ma pensa te, anche a parlare. Non lo sapevo, comunque le gazze sono pur sempre un po' particolari

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    1. su youtube trovi dei filmati, ne ho visti tre digitando "gazza parlante"

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