(Jacob Frank, Yellowstone)
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Una chiara notte di gelo. Straordinaria
luminosità e compiutezza di tutto quello che si vede. La terra,
l'aria, la luna, le stelle sono inchiodate, saldate insieme dal gelo.
Nel parco, di traverso sui viali, si stampano le ombre degli alberi
come tornite e in rilievo. Pare che nere figure attraversino
continuamente la strada in vari punti. Grosse stelle sono sospese
fra i rami del bosco come azzurre lanterne di mica. Tutto il cielo è
un prato estivo disseminato di piccole margherite.
Boris Pasternak,
Il dottor Zivago, pag.232 ed. Feltrinelli 1998, traduzione Pietro
Zveteremich, Maria Olsoufieva, Mario Socrate
Wow! Viene freddo anche solo a guardare la foto. Pasternak era proprio un bravo scrittore...bel post, per giunta è perfetto visto il freddo che fa (almeno qui a Milano dove sono in questi giorni).
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
nelle prossime settimane metterò una piccola antologia di Pasternak, dedicata all'inverno
Eliminaio sono a mezz'ora da Milano, il gelo si nota di più
Stupendo pezzo.
RispondiEliminaLa grandezza di Pasternak è in questi momenti, sembra davvero di essere in mezzo alla storia raccontata.
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