Lay Lady Lay mi piace e non perché tenda a identificarmi nella lady
a cui viene chiesto di lasciarsi andare da un Bob Dylan che, con una voce dal
timbro caldo, quasi tenorile, promette alla donna di far brillare i colori che
ha nella mente, proprio tutti, a partire probabilmente dall’ottone lucente del
letto su cui la Lady dovrebbe stendersi e rimanere while the night is still ahead.
In realtà ho
acquisito nozione del significato del testo solo pochi giorni fa; come mi
succede spesso,
faccio passare in secondo piano il contenuto dinanzi a una
musica che trovo attraente, che mi incanta e quella di Lay, Lady, Lay ha questi requisiti.
Il brano è del 1969
e avrebbe dovuto essere il leitmotiv della colonna sonora di Un uomo da marciapiede. Forse per un
ritardo nella consegna nel pezzo, John Schlesinger, il regista del film, si
orientò per Everybody’s talking di Harry Nilsson, un’altra
meravigliosa canzone che ha in comune con il brano di Dylan il potere di
generare un sentimento indefinito e, proprio per questo, piacevolissimo da provare.
Un clic qui per ascoltare il brano
Lay lady lay
Lay lady lay
lay across my big brass bed
what ever colors you have
in your mind
I’ll show them to you
and you’ll see them shine
Lay lady lay
lay across my big brass bed
stay lady stay
stay with your man a while
until the break of day
let me see you make him smile
his clothes are dirty but his
hands are clean
and you’re the best thing
that he’s ever seen
Stay lady stay
stay with your man a while
Why wait any longer for the world to begin
you can have your cake and eat it too
why wait any longer for the one you love
when he’s standing in front of you
Lay lady lay
lay across my big brass bed
stay lady stay
stay while the night is still ahead
I long to see you in the morning light
I long to reach for you in the night
stay lady stay
stay while the night is still ahead
(april 1969)
Lasciati andare ragazza (Lady)
lasciati andare ragazza
lasciati andare sul mio grosso letto d'ottone
tutti i colori
che hai nella mente
io te li farò vedere
e tu li vedrai brillare
Lasciati andare, ragazza
lasciati andare sul mio grosso letto d'ottone
rimani ragazza rimani
rimani con il tuo uomo un poco
fino all’inizio del giorno
fammi vedere come lo fai sorridere
i suoi vestiti sono sporchi
ma le sue mani sono pulite
e tu sei la cosa più bella
che lui mai abbia visto
Rimani ragazza rimani
rimani con il tuo uomo un poco
perché aspettare ancora che il mondo incominci
quando puoi avere la tua torta e anche mangiarla
perché aspettare ancora il tuo amore
quando lui sta qui davanti a te
Lasciati andare ragazza
lasciati andare sul mio grosso letto d'ottone
rimani ragazza rimani
rimani mentre la notte ancora è vicina
voglio vederti nella luce del mattino
voglio starti vicino nella notte
Rimani ragazza rimani
rimani mentre la notte ancora è vicina
da "Blues, ballate e canzoni", ed. Newton Compton 1972; traduzione di Stefano Rizzo
Wow. Che meraviglia.
RispondiEliminaMi ispira un sipario che si apre e una storia di giovani fanciulle vissute nei Sessanta.
Se la canzone è stata inizialmente scritta per il film "Un uomo da marciapiede", Lady è da intendersi in senso stretto; probabilmente, una volta svincolato dal soggetto del film, Dylan ( nonché il traduttore del brano ) ha dato alla parola un'accezione diversa, non lontana da quella che le hai dato tu.
RispondiElimina:-)
a me sembra l'immagine di una donna sdraiata, sul letto o sul divano, e lui che la contempla; da qui derivano sia "Lay" che "Stay", difficili da rendere in traduzione. Forse la più giusta sarebbe proprio il nostro "stai", in ogni caso imperfetta. "Lady" indicherebbe una donna, più che una ragazza, ma bisognerebbe chiedere a chi conosce bene l'ambiente di Dylan...
RispondiEliminaSì, forse è così. Mi convince la relazione tra lay e stay. Il termine"lay"che racchiude "lady" penso inotre concorra non poco alla bellezza del testo. E' un gioco di parole ironico ma dolce, simpatico.
RispondiElimina:-)
Bella la canzone di Dylan, ma per il film, Everybody's talking mi sembra una scelta migliore. Lay Lady Lay ha qualcosa di romantico e di coniugale, almeno nel testo, che mi sembra piuttosto lontano dallo spirito di Un uomo da marciapiede.
RispondiEliminaEverybody's talking si adatta benissimo al soggetto del film e al passo del protagonista maschile, un meraviglioso Jon Voight ( che ho poi scoperto essere il papà di Angiolina Jolie! ).
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