Aprì la porta della stalla. I cavalli
si profilarono misteriosamente, ammantati nell'oscurità. Gli occhi
riempiti dalle pupille erano maculati d'oro e di fuoco. Yasha ricordò
quel che suo padre, benedetta la sua memoria, gli aveva detto: che
gli animali riuscivano a vedere le potenze del male. Kara fece
ondeggiare la coda e battè gli zoccoli sul terreno. Una vischiosa
devozione animalesca trasudò dalla giumenta al padrone.
(Isaac B. Singer, Il mago di Lublino,
pag.22 ed. TEA-Longanesi, trad.Bruno Oddera)
(i cavalli presitorici vengono dalla grotta di Chauvet, in Francia;
la foto della bambina è stata scattata a Londra nel 1950 da Werner Bischof)
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