lunedì 12 giugno 2017

Il filtro di Puck e la ninna nanna di Benjamin







Sono tante le citazioni e le riscritture teatrali , cinematografiche  qui ) e musicali di Sogno di una notte di mezza estate. Per fare un solo esempio, la marcia nuziale a tutti familiare non è altro che uno dei momenti dell' Ein Sommernachtstraum di Felix Mendelssohn Bartholdy . Anche Benjamin Britten ha scritto una meravigliosa versione della celebre opera shakespeariana. Mi è ritornata in mente leggendo le pagine che Alex Ross dedica al compositore inglese nel suo Il resto è rumore





" Britten crea i propri incantesimi, inventando un linguaggio di delicati rumori, scacchi armonici e melodie supremamente aggraziate che si dileguano prima di poter essere afferrate. Alla fine dell'atto II, Puck e un coro di fate danno ai quattro mortali il sonno che re Oberon definisce "una finta morte". Mentre Puck si prepara a spremere il filtro sugli occhi di Lisandro, si sente il canto:

In the sight
Of thy former lady’s eye:
And the country proverb known,
In your waking shall be shown:
Jack shall have Jill,
Nought shall go ill,
The man shall have his mare again,
And all shall be well.



Britten descrive il filtro che induce al sonno con dolci accordi che formano una serie dodecafonica: Re bemolle maggiore, Re maggiore con la sesta aggiunta, Mi bemolle maggiore e le note Do e MI. Su un'orchestrazione iridescente, i ragazzi cantano una melodia fluttuante che sale e scende in terze. Una ninna nanna da un altro mondo. Nulla di più delicato è mai scaturito dal principio dodecafonico di Schoenberg ." 


Alex Ross, Il resto è rumore, Bompiani, trad. di Andrea Silvestri 




La "ninna nanna da un altro mondo" di Benjamin Britten produce effetti non  dissimili da quelli del filtro di Puck. La musica ha, per quel che mi dice la mia personale esperienza,  il potere di schiudere prospettive e liberare la mente dalle gabbie in cui si rintana. Così, se per effetto di un filtro  anche una testa d'asino può diventare oggetto di desiderio ( è quel che accade a Titania in Sogno di una notte di mezza estate ), una musica  può  rasserenare e consolare e modificare la visione che abbiamo delle cose .

Non so se per gli stessi motivi di Oberon, qualche anno fa, alcuni scienziati della Royal Society of Chemistry hanno realizzato il filtro descritto da William Shakespeare nel "Sogno di una notte di mezza estate", un elisir a base di viola del pensiero che contiene flavonoidi, saponine e mucillagini. L'infusione, in epoca elisabettiana, veniva utilizzata per curare i cuori infranti..( fonte )

Qui le proprietà della viola del pensiero




                                               

Di seguito qualche indicazione sull' intreccio ( davvero intricatissimo ) di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare
















Le prime tre immagini sono fotogrammi di L'attimo fuggente di P. Weir ( fonte )

6 commenti:

  1. L'ho portato in scena lo scorso anno, prima del successo di Foglie d'erba. E' stata un'esperienza forte, per certi aspetti traumatica, perché ti rendi conto solo in corso d'opera che hai a che fare con una corazzata, una sorta di "bestia" che difficilmente si lascia imbrigliare. Il Sogno credo sia una delle cose più belle, geniali e difficili mai congegnate per il teatro.
    La versione di Britten è molto bella. Ho un amico tenore che è stato Flute nel Sogno di Britten andato in scena in alcuni teatri del nord Italia, in una stagione prestigiosa.

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    1. Sei stata brava e coraggiosa! 5 storie diverse da seguire, ognuna delle quali con una funzione diversa..
      Britten ha scritto molto per i bambini.. Conosci Noye's Fludde? (
      qui )
      Magari potresti considerarlo per un lavoro in collaborazione con gli insegnanti di inglese e musica... :-)

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    2. Devo dire di aver conosciuto Britten proprio grazie a questo amico tenore, devo approfondire un po'.
      Bel suggerimento!

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  2. Ho conosciuto Britten attraverso Giuliano e attraverso la riscrittura in chiave musicale di "Illuminations" di Rimbaud, composizioni di grande raffinatezza e levità.
    Grazie, Luz! Buona giornata! :-)

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  3. copio e incollo, dal film su Britten del 2013:
    La musica di Benjamin Britten viene descritta in modo perfetto da Joseph Horowitz, professore di composizione al Royal College of Music: « Britten riesce sempre a trovare il modo di aggirare ciò che è considerato corretto dal punto di vista teorico; eppure nessuno sa farlo come lui, in modo così melodico. Crea melodie che reinventano le regole nel momento stesso in cui le distruggono. E' in questo modo che è diventato un autore popolare, usando lo stesso vocabolario per gran parte del suo lavoro; anche se non per tutta la sua opera, usa un vocabolario che chiunque può comprendere.»
    (la ninna nanna dolcissima e dodecafonica, sembrerebbe impossibile ma Britten ci riesce...)

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  4. trovo in questa quadratura del cerchio la ragione, o una delle ragioni, del potere di attrazione che su di me esercita la musica di Britten..
    :-)

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