sabato 24 giugno 2017

Campanella


Ecco dunque il diverso filosofar mio da quel di Pico; ed io imparo più dall’anatomia d’una formica o d’una erba (lascio quella del mondo mirabilissima) che non da tutti li libri che sono scritti dal principio di secoli sin a mo’, dopo ch’imparai a filosofare e legger il libro di Dio: al cui esemplare correggo i libri umani malamente copiati ad a capriccio, e non secondo sta nell'universo libro originale. E questo m’ha fatto legger tutti autori con facilità e tenerli a memoria, della quale assai dono mi fe’ l'Altissimo; ma più insegnandomi a giudicarli col riscontro del suo originale.

Tommaso Campanella, lettera a monsignor Antonio Quarengo, pag.187 di "La città del sole e altri scritti", ed. Oscar Mondadori 1991


(disegno di Joris Hofnägel)

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