domenica 2 febbraio 2020

Neve



(Dublino 1965, Mac Weeney)
Fuori era ancora buio. Nell'aria senza vento la neve cadeva più fitta della vigilia. I grossi fiocchi lanuginosi scendevano pigramente e a poca distanza da terra restavano ancora esitanti se posarsi o no al suolo. Quando dal vicolo uscirono sull'Arbàt, era già più chiaro. La nevicata velava tutta la strada d'una bianca cortina che scivolava giù agitando e impigliando nelle gambe dei passanti i suoi lembi frangiati, così da far perdere la sensazione di procedere, quasi che i piedi anziché avanzare restassero a muoversi sempre nello stesso punto. Per strada non c'era anima viva. I partenti del vicolo Sivcev non incontrarono nessuno. Presto però, tutto coperto di neve, come passato in pasta liquida, li raggiunse un vetturino con una rozza imbiancata allo stesso modo. Per una somma favolosa, ma che in quegli anni non valeva un soldo, li fece salire tutti con la roba in carrozza. Solo Jurij Andreevic preferì raggiungere a piedi la stazione, libero da pesi e bagagli.

Boris Pasternak, Il dottor Zivago, pag.174 ed. Feltrinelli 1998, traduzione Pietro Zveteremich, Maria Olsoufieva, Mario Socrate



2 commenti:

  1. Quaest'anno niente neve in città (almeno sino ad oggi)...magari con il tempo pazzo di oggi capace che ne viene giù qualcosa nei prossimi periodi.
    Un salutone e buona domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. qui ci ricordiamo in tanti della nevicata del gennaio 1985, tre giorni fitta senza interruzioni per un totale che va dai 90 cm di Milano città al metro e 20 del varesotto e del comasco... ma i nati dal 2000 in qua credo che abbiano visto la neve solo in montagna, almeno nella zona di Milano.

      Elimina