sabato 17 agosto 2019

Tuona


(Pierre Delvaux, 1935)
"Tuona," mi dicono; e io ogni volta aggiungo (ma dentro di me, mentalmente) "...e pioverà tra poco". Per fortuna vostra, io non canto: ma certe precise parole mi risvegliano subito la musica, e poi è difficile che la musica se ne vada via, mi tiene compagnia per tutta la giornata e magari anche l'indomani. E' una bella compagnia, s'intende: Giuseppe Verdi in uno dei suoi momenti più grandi.
E' l'ultimo atto del Rigoletto: a dire queste parole sono Maddalena e Sparafucile, sorella e fratello. Lui è un killer a pagamento, lei adesca le vittime con la sua bellezza. Ad assoldare il killer è stato proprio Rigoletto, che sarà poi beffato dal destino. Siamo subito dopo il famoso quartetto, e sta arrivando un temporale dentro una notte già molto cupa.
Una parte della critica ha da ridire su questa musica di Verdi, e anche su altri suoi momenti: anche a me verrebbe da dire "sì, ma" però poi dentro a quel temporale ci finisco anch'io, sembra un temporale vero anche se fatto con pochi mezzi. Quando ci si sposta all'aperto, alla fine dell'opera, ed è ancora notte fonda, sembra di sentirsi cadere addosso le ultime gocce di pioggia.
E' anche un'occasione per ascoltare, o riascoltare, uno dei capolavori del teatro e della musica. Ho scelto l'edizione diretta da Arturo Toscanini (qui)per me ancora inarrivabile.




2 commenti:

  1. La grandezza di Giuseppe Verdi ancora oggi riesce a piacere e a interessare la gente
    Un salutone

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    1. l'immagine di Delvaux non avrebbe molto a che fare con l'opera, ma ha davvero una tinta molto verdiana...

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