(Werner Herzog, Cuore di vetro) |
Poco dopo la sua scoperta del cromo,
Vauquelin, appena promosso all’incarico ufficiale di saggiatore di
metalli preziosi, si sarebbe trovato a frantumare uno smeraldo
peruviano con pestello e mortaio e a sciogliere la sua polvere in
acido nitrico, nel tentativo di svelare il segreto dell’arcobaleno
delle pietre preziose. Riuscì a convertire il residuo in quella
stessa sostanza che aveva ottenuto dal minerale siberiano,
dimostrando così che l'agente colorante nello smeraldo era il cromo;
quindi, procedette evidenziando come anche il rosso del rubino fosse
dovuto al cromo. Un’analisi più esauriente, che sarebbe stata
possibile soltanto di lì a un secolo, avrebbe infine spiegato il
motivo per cui queste gemme sono apprezzate fin dall’antichità. Il
rosso profondo dei rubini e il limpido verde degli smeraldi
costituisce solo una parte della ragione del loro fascino: l’altra
è che il cromo presente in entrambe le pietre brilla di una
fluorescenza rossa, così che al loro interno sembra guizzare una
fiamma.
(da "Favole periodiche" di Hugh Aldersey-Williams, pagine 458-459 edizione BUR 2011)
(da "Favole periodiche" di Hugh Aldersey-Williams, pagine 458-459 edizione BUR 2011)
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