domenica 27 maggio 2018

Scegliete una femmina!


E per finire vi darò ancora un buon consiglio che deriva dal mio gusto personale e che quindi potete accettare o rifiutare a vostro piacere; se appena è possibile, scegliete una femmina! Naturalmente due volte all’anno, quando è in calore, essa vi procura un mucchio di seccature, e, se per combinazione non si ha in casa un maschio della stessa razza, quasi immancabilmente prima o poi ci si troverà fra i piedi una cucciolata di bastardi per cui è difficile trovare una sistemazione, se non li si vogliono sopprimere. Però tutti i conoscitori concorderanno sul fatto che chiunque ama il cane per le sue qualità d’animo debba preferire la femmina al maschio. In certi periodi in casa nostra ad Altenberg c'erano quattro cagne: la mia pastore tedesco Tito, la piccola chow di mia moglie, la bassotta Kathi di mio fratello e una bulldog, appartenente a mia cognata. Solo mio padre possedeva un maschio, che aveva un bel da fare a tener lontano dal nostro giardino i corteggiatori non graditi. Una volta due delle cagne, la chow Pygi I e la bassotta, erano in amore, ma poiché non c’era da temere che si lasciassero coprire da un partner indesiderabile (Pygi era assolutamente fedele al nostro maschio Bubi, e per la minuscola bassotta non esisteva un compagno possibile in tutto il circondario), permettemmo che ci accompagnassero in una passeggiata lungo il Danubio. Io ero, sì, abituato ad essere seguito anche da cani non nostri, ma quando fui fuori del paese rimasi colpito dalle dimensioni della muta che ci veniva dietro: contando i cani vidi che, oltre ai nostri cinque, c’erano sedici altri maschi, e quindi eravamo scortati dalla bellezza di ventuno animali!
Ciononostante credo che il mio consiglio sia giusto: una femmina è molto più fedele di un maschio, i moti del suo animo sono molto più complessi, ricchi e sottili, e nella maggior parte dei casi, a parità di condizioni, essa è anche più intelligente. Io, che mi lusingo di conoscere bene molti animali, sono profondamente convinto che fra tutte le creature non umane quella che maggiormente si avvicina all’uomo per il comportamento sociale, per la finezza dei sentimenti e per la capacità di una vera amicizia, cioè l’animale più nobile dal punto di vista umano, sia una buona cagna; ed è ben strano che in inglese questo nome sia divenuto uno degli epiteti più insultanti!


Konrad Lorenz, Consigli per la scelta di un cane, da "L'anello di re Salomone" (traduzione di Laura Schwarz, ed. Adelphi)

(la foto è di Henri Cartier Bresson, 1953)




(William Merritt Chase, 1898)



2 commenti:

  1. Quindi occorre correggere il genere nel sostantivo quando si dichiara che: "il cane è il miglior amico dell'uomo".
    :-)

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