dipinto di Robert Bateman |
Giù, oltre la siepe, lo stagno era coperto di lenti palustri, tanto simili a un tappeto che a non conoscerle si sarebbe potuto pensare che fossero terra ferma e camminarci sopra. Mi chiedevo perchè mai siamo tutti così sciocchi. Perchè, invece delle stupidaggini in cui buttiamo il nostro tempo, non andiamo a passeggio " guardando" le cose? Quello stagno, per esempio: tutto ciò che contiene, tritoni, bisce, coleotteri, friganee, mignatte, e Dio sa quanti altri esseri che si riescono a vedere soltanto al microscopio. Il miracolo della loro vita, laggiù sott'acqua. Tutta un'esistenza si potrebbe passare ad osservarle, dieci esistenze; e non si verrebbe a capo neppure di quell'unica pozza d'acqua. E, per tutto il tempo, quella specie di senso di miracolo, quella strana fiamma dentro di noi. E la sola cosa che valga la pena di possedere e noi non la vogliamo. Ma io la voglio. Almeno così pensavo in quel momento.
George Orwell, Una boccata d'aria, ed. Mondadori
Traduzione di Bruno Maffi
Un brano illuminato. Fantastico, grazie anche di questo. Ciao
RispondiElimina"illuminato", parola perfetta anche per definire il suo autore!
RispondiEliminaCiao Laura! Grazie:-)
Quando l'importanza della Natura e di tutti i suoi esseri viene riconosciuto e rispettato da un uomo. Da prender come esempio.
RispondiEliminaIl finale del romanzo mostra come altri, purtroppo, siano gli esempi seguiti. Il romanzo è ambientato nel '38, poco prima dello scoppio del II conflitto mondiale...
RispondiEliminaUn abbraccio, gemellina!:-)
Molto bello. Quell'attimo in cui si percepisce il brulicare della vita attorno a sé e quindi, per un processo spontaneo di traslazione, anche dentro di sé... Perpetuare la magia di quell'attimo, questo è difficile.
RispondiEliminaE' sempre sorprendente constatare la capacità di alcuni autori di rappresentare certi momenti d'essere. Orwell è conosciuto per le sue distopie, per i temi importanti che ha affrontato, ma c'è nei suoi scritti una sotterranea vena lirica, pur mitigata da una certa dose di ironia/scetticismo, che ogni tanto affiora.
RispondiEliminaGrazie, Alessandra! Cari saluti:-)