Nel mondo di Wagner, così come nella
mitologia e nei racconti cavallereschi, spade e cavalli hanno sempre
un nome: Baiardo, Bucefalo, Durlindana, Excalibur... Nell'Anello del
Nibelungo la spada si chiama Notung, e il cavallo di Brunilde è
Grane.
Grane, mein Ross!
Sei mir gegrüsst!
Weisst du auch, mein Freund,
wohin ich dich führe? (...)
Grane, mio cavallo! Abbi il mio saluto!
Sai anche tu, amico mio, dove io ti conduco? Tra fuoco rilucente, là
giace il tuo signore.
(Richard Wagner, parole e musica.)
E' il finale di "Götterdämmerung",
Il Crepuscolo degli dèi, che chiude tutto il lungo percorso
dell'Anello del Nibelungo. Non un bel destino, quello di Grane; ma
alla fine, nel rogo finale del Walhalla, l'oro ritornerà al suo
posto, nella Natura incontaminata, tra le acque del Reno. Così sarà
anche di noi e delle nostre imprese umane, viene da pensare; non
sappiamo però quando, anche se - è quasi sicuro - noi non ci
saremo.
clic sull'immagine per ascoltare il finale di "Götterdämmerung"
(le illustrazioni wagneriane sono di Rackham)
Sempre illuminanti i tuoi post, Giuliano, anche quando dell'argomento io non ne so un bel niente, come in questo caso. A presto, ciao!
RispondiEliminaè il finale di tutto L'Anello del Nibelungo, da qui parte uno dei brani sinfonici più importanti di tutto Wagner. Non facilissimo da ascoltare, ma contiene tutti i motivi conduttori principali delle quattro opere; e si conclude con un tema nuovo, che si afferma lentamente e che non è di primissimo ascolto ma che poi rimane nella memoria. Viene chiamato "redenzione attraverso l'amore" - ma, appunto, noi non ci saremo...
RispondiElimina