sabato 12 novembre 2016

Gli alfieri del tempo


Giulietta e Romeo hanno passato insieme la notte. Sentono cantare l’allodola, messaggera del mattino; Romeo deve fuggire prima che la luce del giorno riveli nella casa e nella città la sua presenza ma Giulietta cerca come può di trattenerlo ancora

l'usignolo e la rosa di D.K.Barton
Giulietta Vuoi già partire? Il giorno non è ancora vicino: era l’usignolo e non l’allodola, quello che che ti ha ferito col suo canto l’orecchio trepidante; esso canta tutte le notti su quel melograno laggiù: credi, amor mio, era l’usignolo.

Romeo Era l’allodola, messaggera del mattino, non l’usignolo: guarda amore come quelle strisce di luce, invidiose della nostra gioia, cingono di una frangia luminosa le nubi che si disperdono laggiù nell’oriente; i lumi della notte si sono spenti a poco a poco, e il dì giocondo si affaccia in punta di piedi sulle nebbiose cime delle montagne: io debbo partire e vivere, o restare e morire.


William Shakespeare, Romeo e Giulietta ,  Atto III , scena V  

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