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Ho sempre amato starmene al riparo mentre fuori piove forte. È una sensazione meravigliosa. Viene associata un po’ scioccamente alla serenità. In realtà ha a che fare con il piacere. Il rumore della pioggia esige un tetto come cassa di risonanza: trovarmi sotto questo tetto è il posto migliore per apprezzarne il concerto. Deliziosa partitura, sottilmente cangiante, rapsodica ma senza esagerare, ogni pioggia è una benedizione.
Ho scoperto Amelie Nothomb solo di recente grazie all'audiolibro Stupore e tremori (letto da Laura Morante). Ora, mentre curiosavo tra i blog amici, il tuo post mi ha fatto ricordare che c'è un altro volume nella pila dei numerosi libri ancora da leggere della Nothomb: "Uccidere il padre". Chi me lo regalò disse che per lei era stata una folgorazione.
RispondiEliminaLo vado a ripescare.
La Nothomb a me piace molto. Ho letto tutti i suoi scritti che ormai sono tanti e... molto brevi. Alla Nothomb basta poco per definire un personaggio o una situazione. Sete, l’ultimo suo scritto pubblicato in Italia, ha come protagonista Gesù. Ad essere raccontata è la sua passione. La Nothomb osa la prima persona, l’io narrante è il protagonista...
RispondiEliminaAnche a me piace molto il suo stile. Ho letto solo l'Igiene dell'assassino, ma questo passaggio ha stuzzicato parecchio la mia curiosità. Grazie
RispondiEliminaSi, è un libro insolito ma perfettamente nello stile dell’autrice. 👋😘
RispondiEliminaIo ho scoperto la Nothomb con "Metafisica dei tubi" che mi è piaciuto moltissimo. Una scrittura molto attraente per me. :)
RispondiEliminaCiao, Luz! 😊
RispondiEliminaMetafisica dei tubi è stato anche per me il primo della Nothomb , poi sono venuti tutti gli altri, tanti, che forse ho apprezzato più del primo letto.