Materia
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disegno di V. Nabokov |
Le cose che vediamo sono fatte di atomi. Ogni atomo è un nucleo con intorno elettroni. Ogni nucleo è costituito da neutroni e protoni, impacchettati stretti. Tanto i protoni che i neutroni sono fatti di particelle ancora più piccole, che il fisico americano Murray Gell-Mann ha battezzato "quarks", ispirandosi a una parola senza senso in una frase senza senso - " Tree quarks for Muster Mark" - che appare nel Finnegans Wake di James Joyce. (....) La forza che tiene incollati i quarks all'interno dei protoni e dei neutroni è generata da particelle che i fisici, con poco senso del ridicolo, chiamano "gluoni", dall'inglese glue, colla. In italiano si tradurrebbe "colloni", ma fortunatamente usano tutti il nome inglese. (...) A queste particelle se ne aggiungono alcune altre, per esempio i neutrini, che pullulano nell'universo ma hanno poche interazioni con noi, e il bosone di Higgs, rilevato recentemente a Ginevra, nella grande macchina del CERN (...). Una manciata di tipi di particelle elementari, che vibrano e fluttuano in continuazione tra l'esistere e il non esistere, pullulano nello spazio anche quando sembra che non ci sia nulla, si combinano assieme all'infinito come le venti lettere di un alfabeto cosmico per raccontare l'immensa storia delle galassie, delle stelle innumerevoli, dei raggi cosmici, della luce del sole, delle montagne, dei boschi, dei campi di grano, dei sorrisi delle ragazze alle feste, e del cielo nero e stellato la notte.
Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica, ed Adelphi
La fisica è sempre stata per me materia ostica, ma se avessi avuto come professore Carlo Rovelli, credo avrei appreso di più e meglio ciò che invece imparavo a memoria e, dopo l'interrogazione di rito, puntualmente dimenticavo.
RispondiEliminaRicordo i libri di fisica che usavamo: erano pieni di formule! Difficilmente si aveva la possibilità di accostarsi a un argomento partendo dalla realtà. Anch'io rimpiango di non aver avuto una formazione scientifica degna di questo nome.
EliminaSottoscrivo in pieno il commento precedente. Riguardo al libro, l'ho comprato e letto poco dopo la sua uscita; mi piacerebbe rileggerlo, in effetti. Questa pagina, ad esempio, non la ricordavo affatto.
RispondiEliminaDel libro successivo di Rovelli, "L'ordine del tempo", ho invece letto soltanto un terzo. Mi sono fermato lì. :(
In realtà ho messo insieme passi distribuiti in due pagine diverse. Mi sembra siano nella terza lezione ( o nella quarta? ). Ho letto il librino qualche settimana fa. Pensavo di poter afferrare ben poco e invece... Appena ne avrò la possibilità, leggerò anch'io " L'ordine del tempo" ma mi sembra di capire, da ciò che scrivi, che sia meno accessibile dell'altro...
Elimina:-)
No, più che altro m'è sembrato un po' dispersivo. Faticavo a tenere il filo tra le varie divagazioni. Ci riproverò, comunque. :)
RispondiEliminaIl tema è nodale. Tra qualche giorno inizierò a leggerlo anch'io:-)
EliminaBuona giornata!:-)
per me il ricordo di tante interrogazioni, anche di chimica perché il punto di partenza è sempre quello, la struttura dell'atomo. In chimica le particelle subatomiche non si studiano molto, non nella chimica industriale intendo, ma ringrazio quello che mi hanno fatto studiare perché qualcosa di più riesco a capire.
RispondiEliminaSul bosone di Higgs avevo scritto qualcosa in deladelmur, ragionandoci sopra si arriva a chiedersi perché esiste la massa, cioè la materia, mica una domanda da poco perché anche noi siamo quella roba lì.
Inserisco
Eliminaqui il link al tuo post per arricchire il mio :-)