Le prime parole di
Lohengrin sono però di ringraziamento per il cigno, che - si
scoprirà solo alla fine - è il fratello di Elsa, vittima di un
sortilegio da parte delle stesse persone che la accusano. La
trasformazione in cigno, o in corvo, dei fratelli di una ragazza è
tema ricorrente nelle fiabe di tutti i paesi (per esempio nei Grimm,
ma anche nelle Fiabe italiane raccolte da Italo Calvino); il tema
dell'amato misterioso a cui non si deve domandare il nome è ispirato
al mito di Eros e Psiche. Richard Wagner, autore anche del testo, ha
collegato con grande abilità narrativa questi due temi fiabeschi e
mitologici con il mito del Graal (Lohengrin è figlio di Parsifal).
Questo è il testo originale:
(il disegno è firmato Gemi) |
Questo è il testo originale:
Nun sei bedankt, mein
lieber Schwan!
Zieh durch die weite Flut
zurück,
dahin, woher mich trug
dein Kahn,
kehr wieder nur zu unsrem
Glück!
Drun sei getreu dein
Dienst getan!
Leb wohl, leb wohl, mein
lieber Schwan!
che Manacorda traduce
così:
Siano grazie a te, mio
caro cigno!
Ritorna a traverso l'ampio
flutto,
là onde mi portò la tua
navicella.
Sia il tuo ritorno solo
per il nostro bene!
Per il nostro bene il tuo
servigio fedelmente adempi!
La versione ritmica
italiana, ottocentesca e ancora molto in uso, è piuttosto goffa; si
confonde il "merci" francese con il "mercè"
italiano, e quindi sembra che Lohengrin chieda pietà al cigno:
«Mercè, mercè, cigno gentil...» Non aggiungo altro perché
nell'esecuzione di Aureliano Pertile le parole si capiscono tutte, ed
è un Lohengrin sempre emozionante anche dopo così tanti anni. (Se
non capite qualche parola, è tutta colpa dell'italiano aulico usato
dal versificatore ottocentesco).
rileggendo il post, non ho potuto fare a meno di pensare ai castelli bavaresi di Ludwig: Neuschwanstein e Hohenschwangau, dove in entrambi la parola inclusa è appunto cigno in tedesco.
RispondiEliminasì, il Lohengrin è il primo grande successo di Wagner e ovviamente Ludwig lo conosceva benissimo. Il Lohengrin fu eseguito in italiano un po' ovunque, è una curiosità storica, anche in America circolava nella nostra lingua. Dagli anni '70 in poi però si esegue sempre l'originale, non solo per Lohengrin ma per tutte le opere, dal Boris Godunov alla Carmen.
EliminaIntrecci davvero belli. Citi i fratelli Grimm, per altro, le cui storie adoro da sempre.
RispondiEliminaMolta parte della narrativa fiabesca è stata banalizzata dai film disneyani, che se sono dei veri e propri capolavori dell'animazione, hanno altresì fatto dimenticare che esiste tutta una tradizione di lunghissimo corso, profondamente bella e da conoscere.
O forse è proprio grazie a quei film che abbiamo avuto modo di sapere della sua esistenza.
Un po' fuori post queste osservazioni.
Allora ti lascio una piccola curiosità: la sorella, non so più se proprio nei Grimm o in un'altra versione, deve tessere camicie fatte con l'ortica. Mi è sempre sembrata una cosa strana, da bambino, ma poi ho scoperto che in effetti si ricavava davvero una fibra tessile dall'ortica, così come dalla robinia, e da tanto altro ancora. L'ortica deve essere molto alta, il filato è simile alla canapa e si ricava dal fusto. Una gran fatica...
RispondiEliminaConcordo sui film Disney, che sono belli ma hanno lasciato per strada troppe cose importanti. Se ti interessa, sul mio blog giulianocinema (tutto attaccato) i miei post più letti sono proprio quelli dove parlo di Alice, Pinocchio, La spada nella roccia.
A proposito della funzione simbolica del cigno, lascio qui e qui due link
RispondiEliminaIl brano di Wagner è una meraviglia!
RispondiEliminasu youtube trovi facilmente anche l'addio di Lohengrin, nel finale (in italiano "Da voi lontan, in sconosciuta terra...") che è altrettanto bello. E all'inizio del terzo atto c'è il coro nuziale, uno dei due più usati (l'altro è di Mendelssohn). Ma tutto il Lohengrin è molto bello, io sono affezionato all'edizione diretta da Rudolf Kempe (come tanti, è davvero bello e ben cantata in tutti i ruoli)
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