domenica 15 ottobre 2017

Il commediante


Mi occupavo molto del piccolo gatto. D'altronde non era affatto piccolo, era cresciuto parecchio e aveva i muscoli ben sviluppati. il pelo lucido testimoniava la sua buona salute e i baffi si rizzavano folti e superbi. Era completamente diverso dalla madre, impetuoso, bisognoso d'affetto e sempre pronto a divertirsi. Aveva una vera passione per la commedia, con le parti principali sempre identiche: predatore infuriato, orribile e terrificante; gattino cucciolo, mansueto, derelitto e da compatire; pensatore riflessivo distaccato dalla vita quotidiana ( una parte che gli riusciva solo pochi minuti ), e gatto profondamente offeso, ferito nell'orgoglio maschile. Io ero tutto il suo pubblico;

                                                                                             Marlen Haushofer, La parete, ed. e/o
                                                                                             traduzione di Ingrid Harbeck
illustrazione di
Satoko Watanabe

10 commenti:

  1. Attraverso una metafora teatrale, una descrizione magistrale di questi misteriosi felini. :)

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  2. Sì, pur rischiando di dare un'idea distorta del romanzo"La parete" ( è alquanto drammatico )ho riportato questo passo proprio per il motivo che hai messo in evidenza tu.
    Grazie Luz, buona serata!

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  3. Bello trovare qui "La parete" e la Haushofer che, come sai, sono un libro e un'autrice di cui mi sono occupato e che amo particolarmente.
    E bello anche avere colto, come hai fatto, questo momento affettuoso e poetico in un romanzo che, come dici, "è alquanto drammatico" ma che, quando si sofferma a parlare degli animali, si apre a questi momenti di pace.
    Un carissimo saluto
    Raffaele

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  4. Dopo aver letto la tua recensione, ho ordinato "La mansarda" e "La parete". In attesa del primo, ho letto il secondo che ho trovato avvincente e interessante anche sotto il punto di vista letterario. E' straordinaria la capacità della Haushofer di tenere alta la tensione pur con quel poco che si mette a disposizione, visto l'intrecci essenziale, così come il sistema dei personaggi. Ti ringrazio per avermi fatto conoscere questa autrice!
    Cari saluti:-)

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    1. Sono contento che "La parete" ti sia piaciuto. E' davvero un romanzo straordinario, proprio per quella sua essenzialità, così intensa emotivamente e così piena di pathos e di umanità. E sono anche contento di aver fatto da tramite tra te e l'Haushofer, una scrittrice che meriterebbe ben altra attenzione di quella che ha e ha avuto.
      Un grande saluto e buona lettura dell' Haushofer e non solo.

      Ciao
      Raffaele

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  5. Anch'io, come Raffaele, non capisco come mai questa autrice sia così trascurata. Quando ho letto La parete non riuscivo a staccarmi dalle pagine da quanto mi sentivo coinvolta... Mi piacerebbe leggere anche La mansarda, spero ne parlerai nei prossimi articoli :-)

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  6. Anch'io non riuscivo a interrompere la lettura del romanzo e mi ero posta e mi pongo lo stesso interrogativo tuo e di Raffaele a proposito della notorietà di questa grande narratrice. Il mondo editoriale fa scelte spesso incomprensibili ( eufemismo :-)
    Ho ordinato "La mansarda" un bel po' di tempo fa; spero davvero che sia rimasta una copia per me ma inizio a non crederci più
    :-)

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    1. Potrebbe essere un'idea quella di fare un salto in biblioteca... qualche volta ci trovo degli autori che oggi(purtroppo) non vengono più ristampati.

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  7. Sì, hai ragione! Se solo potessi muovermi.. ( ho subito un'operazione alla caviglia e sono bloccata a casa! )
    :-)

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