Tom Bishop, studioso e intimo amico,
(...) offrì il suo aneddoto beckettiano preferito, sul cane che lui
e sua moglie avevano chiamato col nome dello scrittore. Erano troppo
imbarazzati per dirglielo, ma lui lo scoprì comunque tramite un
amico comune. La signora Bishop gli chiese se non si sentisse offeso,
e Beckett rispose: «Se il cane non se la prende, non vedo perché
dovrei farlo io.»
Mel Gussow, Conversazioni con (e su)
Beckett, ed. UbuLibri 1996, pag.131
(nell'immagine, Samuel Beckett sul set di "Film")
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