Un uomo assorto a guardare le acque
limpide di un fiume, e le evoluzioni dei pesci sott'acqua. Arriva un
pescatore, ma non si riesce a prendere niente. Il pescatore si stanca
di aspettare: intorbida l'acqua, e la povera trota finisce sull'amo.
Così va la vita, ancora ai nostri giorni: dietro c'è una fiaba
classica, non ricordo se Fedro o Esopo, ma la poesia messa in musica
da Franz Schubert nel 1817 porta la firma del suo quasi omonimo
Christian Schubart.
La melodia portante di questo Lied
viene usata da Schubert per una delle sue composizioni più famose,
il Quintetto "Die Forelle" (La trota, per l'appunto) che ha
una caratteristica particolare: il quintetto d'archi comprende il
contrabbasso, quasi una rarità. Ed è proprio al contrabbasso che
viene affidato il motivo musicale del Lied: una bella trota grossa,
corposa, felice di guizzare nell'acqua senza pensieri. Il Quintetto
dedicato alla trota non lascia intravvedere la triste fine: non è
"La morte e la fanciulla", insomma, ma è sempre un ascolto
piacevolissimo.
qui la versione cantata, qui nel Quintetto
qui la versione cantata, qui nel Quintetto
(dipinto di George Henry)
DIE FORELLE (LA TROTA)
In einem Bächlein helle,
Da schoss in froher Eil
Die launische Forelle
Vorüber wie ein Pfeil.
Ich stand an dem Gestade
Und sah in süsser Ruh
Des muntern Fischeleins Bade
Im klare Bächlein zu.
Da schoss in froher Eil
Die launische Forelle
Vorüber wie ein Pfeil.
Ich stand an dem Gestade
Und sah in süsser Ruh
Des muntern Fischeleins Bade
Im klare Bächlein zu.
Ein Fischer mit der Rute
Wohl an dem Ufer stand,
Und sah's mit kaltem Blute,
Wie sich das Fischlein wand.
Solang dem Wasser Helle,
So dacht ich, nicht gebricht,
So fängt er die Forelle
Mit seiner Angel Nicht.
Wohl an dem Ufer stand,
Und sah's mit kaltem Blute,
Wie sich das Fischlein wand.
Solang dem Wasser Helle,
So dacht ich, nicht gebricht,
So fängt er die Forelle
Mit seiner Angel Nicht.
Doch endlich ward dem Diebe
Die Zeit zu lang. Er macht
Das Bächlein tückisch trübe,
Und eh ich es gedacht,
Die Zeit zu lang. Er macht
Das Bächlein tückisch trübe,
Und eh ich es gedacht,
So zuckte seine Rute,
Das Fischlein zappelt dran,
Und ich mit regem Blute
Sah die Betrog'ne an.
Das Fischlein zappelt dran,
Und ich mit regem Blute
Sah die Betrog'ne an.
In un limpido ruscelletto guizzava
svelta e allegra la trota capricciosa, veloce come una freccia.
Me ne stavo sulla riva assorto, a contemplare il bagno del lesto pesciolino nel chiaro ruscelletto.
Me ne stavo sulla riva assorto, a contemplare il bagno del lesto pesciolino nel chiaro ruscelletto.
Un pescatore con la lenza arrivò
sulla sponda, e freddamente guardò le evoluzioni del
pesciolino.
Finché non verrà meno la trasparenza dell'acqua, così pensavo, egli non riuscirà a catturare la trota con l'amo. Ma infine quel furfante si stancò di aspettare. Con perfidia intorbidò le acque, e prima che me ne accorgessi tirò di scatto la sua lenza; il pesciolino vi si dibatteva, ed io, turbato, rimasi a guardare la vittima ingannata. (Traduzione di Pietro Soresina, dal volume "Lieder", ed. Vallardi 1983)
Finché non verrà meno la trasparenza dell'acqua, così pensavo, egli non riuscirà a catturare la trota con l'amo. Ma infine quel furfante si stancò di aspettare. Con perfidia intorbidò le acque, e prima che me ne accorgessi tirò di scatto la sua lenza; il pesciolino vi si dibatteva, ed io, turbato, rimasi a guardare la vittima ingannata. (Traduzione di Pietro Soresina, dal volume "Lieder", ed. Vallardi 1983)
In queste acque intorbidite da cialtroni in parecchi restano impigliati all'amo di politici che diramano false notizie a sei colonne.
RispondiEliminasì, è una storia sempre d'attualità. Si può aggiungere che qui da noi non c'è nemmeno bisogno di intorbidire l'acqua, i boccaloni sono tanti e abboccano anche senza esca e con l'acqua limpida (soprattutto a destra, sia ben chiaro) (a sinistra si cade nell'eccesso opposto...)
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