2.
Avevamo comperato un'orata al
supermercato, bella grossa; mia mamma dice "andiamo in giardino
a pulirla invece di farlo in casa" e così si fa. L'operazione
procede veloce, ma ecco arrivare due spie molto interessate sul tetto
del garage: un grosso gatto scuro e, appunto, la Gatta. A un certo
punto dico "porto via il pesce già pulito, se no qui succede
qualcosa"; gli scarti li lasciamo lì, molto graditi ai nostri
ospiti. Del gatto maschio dopo qualche mese non avrò più notizie,
la Gatta invece si trova benissimo nei nostri giardini e li elegge a
suo territorio, scacciando chiunque osi introdursi; in breve diventa
padrona del luogo e ne approfitta per iniziare la sua discendenza. I
gattini sono belli, la Gatta è selvatichissima e appena si accorge
che qualcuno ha visto i micetti li prende e li porta via; qualcuno
dei miei vicini comincia a prendere la scopa (non per cattiveria: i
gatti scavano negli orti, per chi non ci avesse ancora pensato) e la
Gatta diventa sempre più selvatica, e feroce. Si arriva così al
fatidico 2016, quando troviamo la Gatta con tre bei micetti, di
quelli da esposizione; questa volta non si sposta, deve aver capito
che qui non la cacciamo via e non verrà disturbata. Invece succede
questo: ho dei vicini nuovi, a loro i gatti piacciono e ne prendono
uno in casa. La Gatta, sempre più Tigre, sente il micetto rapito che la
chiama e lo va a cercare; se non fosse per le finestre chiuse (è al
pianoterra) se lo sarebbe ripreso. Ci mette molto tempo a
rassegnarsi, un paio di settimane o forse più. I due micetti rimasti
crescono, e rimarranno con lei per molti mesi, dandomi così modo di
osservare una straordinaria "scuola di gatto". La Gatta è
una mamma perfetta, molto affettuosa e molto attenta; ai due gattini
insegna tutto ciò che serve a un Gatto come si deve: arrampicarsi,
camminare in bilico, seguire le tracce delle lucertole e dei topi,
prendere una preda, schivare le minacce (le automobili soprattutto,
che sono buone solo quando sono ferme e ci puoi salire sopra, o
nasconderti sotto). Tutto ciò che serve a un gatto, insomma; e
l'addestramento dura parecchi mesi perché ormai è arrivato
l'inverno e un po' di compagnia non dispiace, anche se i gattini
ormai sono grandi. Con noi umani, invece, la Gatta è sempre Tigre:
guai ad avvicinarsi, soffia e ringhia (il ringhio "di pancia" dei gatti) e fa anche un po' spavento.
Meno male che è un gatto e non un giaguaro, mi viene da pensare; e
ogni tanto le porto qualcosa da mangiare, perché ormai è passato
del tempo anche per me, e la cura del giardino è diventata mia (per
quel che posso fare, non me ne ero mai occupato...). Ma lei soffia,
soffia e inarca la schiena, e insegna anche ai figli che l'essere
umano è pericoloso e cattivo. Guai ad avvicinarsi troppo, guai.
(segue)
Osservare il mondo dei gatti ci fa sempre scoprire tante cose. E' proprio vero che i gatti hanno le loro abitudini e le loro particolarità confermate dai loro comportamenti. Poi quando soffiano fanno sempre un po' di spavento
RispondiEliminaUn salutone
Quando hanno i piccoli sono così, molto aggressive (le orse sono famose per questo). Posso dirti che il mio vicino si era un po' spaventato, una volta ha preso un cartone per tenerla distante (lui è piccolo di statura, io sono un metro e novanta e probabilmente è per questo che con me non l'ha mai fatto, mi vede troppo grosso).
EliminaOggi invece è docilissima, ma di questo parlo nella terza parte.
Mi siedo davanti al pc e leggo, ammirata,le mirabili imprese della Gatta. Spero che le puntate siano tante...
RispondiElimina( che belle foto! )
questa è un po' sfocata, presa da lontano
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