Quella vecchia luna di Bilbao, non la dimenticherò presto: proprio come un grande palla, quella vecchia luna di Bilbao, che sorgeva presso le dune mentre nel saloon della spiaggia ci si cullava con un ritmo dei tempi andati. Avremmo potuto cantare tutta la notte, e io posso ancora ricordare che erano le più belle, le più belle, le più belle notti di tutti i tempi. Non c'era vernice sulla porta, l'erba cresceva sul pavimento, ma c'era tanta amicizia su quella spiaggia di Bilbao, quella vecchia spiaggia di Bilbao...
(Karel Zeman, Il barone di Munchhausen, 1962)
Questa famosa canzone viene da "Happy end", 1929, testo di Bertolt Brecht, musica
di Kurt Weill, soggetto di Elisabeth Hauptmann (con lo pseudonimo
Dorothy Lane). Scritta dopo il successo di "L'opera da tre
soldi", è sempre una storia di gangsters che wikipedia in
inglese paragona a "Guys and dolls"; la trama è molto
complicata e l'opera ebbe poco successo, il che è strano perchè
contiene molta bella musica. Bella e famosa: oltre a "Bilbao
song", troviamo "Surabaya Johnny", "Matrosen tango"
(tango dei marinai), e molto altro. "Happy end" fu comunque
ripresa più volte, nel dopoguerra, ed ebbe successo anche a
Broadway. (quello che riporto qua sopra è un mio riassunto del
testo, chiedo venia per la scarsa qualità).
(nel primo link, Christopher Lloyd prima dello zio Fester e di "Ritorno al futuro"; nel secondo, Gisela May nell'originale in tedesco)
Nessun commento:
Posta un commento