Viviamo in un'epoca fortunata: non
abbiamo frequentazioni con le pulci. Nei secoli passati, invece, le
pulci erano compagnia quotidiana dei nostri avi. Compagnia non certo
gradita, ma ci si poteva anche scherzare sopra: come fa Goethe nel
Faust, che ci costruisce sopra una canzone da osteria. Volendo, si
può ascoltare come l'ha messa in musica Héctor Berlioz (in
francese, però)
Une puce gentille
Chez un prince logeait.
Comme sa propre fille,
Le brave homme l'aimait,
Et, l'histoire assure,
À son tailleur un jour
Lui fit prendre mesure
Pour un habit de cour.
L'insecte, plein de joie
Dès qu'il se vit paré
D'or, de velours, de soie,
Et de crois décoré.
Fit venir de province
Ses frères et ses sœurs
Qui, par ordre du prince,
Devinrent grands seigneurs.
Mais ce qui fut bien pire,
C'est que les gens de cour,
Sans en oser rien dire,
Se grattaient tout le jour.
Cruelle politique!
Ah! plaignons leur destin,
Et, dès qu'une nous pique,
Ecrasons-la soudain!
Ballata della pulce, dal Faust di Goethe
C'era una volta un re che aveva una gran pulce che egli amava non poco, come se fosse stata suo figlio. Chiamò il suo sarto e il sarto venne: « Misura i vestiti al signore, misuragli i calzoni!»
Chez un prince logeait.
Comme sa propre fille,
Le brave homme l'aimait,
Et, l'histoire assure,
À son tailleur un jour
Lui fit prendre mesure
Pour un habit de cour.
L'insecte, plein de joie
Dès qu'il se vit paré
D'or, de velours, de soie,
Et de crois décoré.
Fit venir de province
Ses frères et ses sœurs
Qui, par ordre du prince,
Devinrent grands seigneurs.
Mais ce qui fut bien pire,
C'est que les gens de cour,
Sans en oser rien dire,
Se grattaient tout le jour.
Cruelle politique!
Ah! plaignons leur destin,
Et, dès qu'une nous pique,
Ecrasons-la soudain!
Ballata della pulce, dal Faust di Goethe
C'era una volta un re che aveva una gran pulce che egli amava non poco, come se fosse stata suo figlio. Chiamò il suo sarto e il sarto venne: « Misura i vestiti al signore, misuragli i calzoni!»
Venne vestita di velluto e di seta,
ebbe nastri e decorazioni, fu persino ministro e portava una grande
stella sul petto; allora i suoi fratelli e le sue sorelle diventarono
importanti a corte; e dame e signori a corte vennero assai
tormentati, la regina e le ancelle pizzicate e morsicate. Ma non era
permesso di schiacciare la grande pulce e di cacciarla via
grattandosi; noi però le schiacciamo e le affoghiamo subito, quando
una ci pinza.
(traduzione di Giovanni Amoretti, dal Faust di Goethe, scena della cantina di Auerbach a Lipsia)
(il dipinto è di Giuseppe Maria Crespi; il disegno è di Ray Caesar)
è una linea di canto molto difficile da tenere, subito non sembra ma richiede un perfetto controllo del fiato; van Dam è molto affaticato in questo video, ed è più in forma nell'altro, in concerto.
RispondiEliminaPer chi non lo sapesse, La Damnation de Faust non è un'opera ma una cantata, Berlioz l'ha composta per essere eseguita non in forma scenica ma come una cantata. Poi, si sa, la tentazione di mettere in piedi uno spettacolo con il Faust c'è sempre...
Grazie per la precisazione e per il bellissimo post ( anche le immagini che hai scelto sono notevoli )
RispondiElimina:-)