Nell’ora del tramonto primaverile, insolitamente caldo, apparvero presso gli stagni del Patriarca due persone. Il primo, che indossava un completo grigio estivo, era di bassa statura, scuro di carnagione, ben nutrito, calvo ( … ) . Il secondo, un giovanotto dalle spalle larghe, coi capelli rossicci arruffati e un berretto a quadri buttato sula nuca, indossava una camicia scozzese, pantaloni bianchi spiegazzati e un paio di mocassini neri . ( … )
Giunti all’ombra dei tigli che cominciavano allora a verdeggiare ( … ) gli scrittori si precipitarono per prima cosa verso un chiosco, dipinto a colori vivaci, che portava la scritta " Birra e bibite ".
Ma conviene rivelare la prima stranezza di quella spaventosa serata di maggio. Non solo presso il chiosco, ma in tutto il viale, parallelo alla via Malaja Bronnaja, non c'era anima viva. In un'ora in cui
mancava la forza di respirare, (... ) nessuno era venuto sotto l'ombra dei tigli, nessuno sedeva sulle panchine, deserto era il viale.
( ... ) Qui successe una seconda stranezza, che riguardava soltanto Berlioz. A un tratto ( ... ) fu preso da
un terrore immotivato, ma così potente che gli venne voglia di correre via senza voltarsi dagli stagni del Patriarca. Si guardò in giro angosciato, non comprendendo che cosa avesse potuto spaventarlo tanto.
( ... ) l'aria torrida gli si infittì davanti, e da essa si formò un diafano personaggio dall'aspetto assai
strano. Un berretto da fantino sulla piccola testa, una giacca a quadretti striminzita, anch'essa fatta d'aria....
M. Bulgakov, Il maestro e Margherita
( il post è tratto dal mio vecchio blog )